UN NUOVO ACCESSO AL PARCO DELLA BURCINA (1950)

(Articolo pubblicato su La Nuova Provincia di Biella del 24.03.2012)

 

L’acquisizione del parco della Burcina da parte del Comune di Biella nel 1935 non impedì alla famiglia Piacenza di proseguire nella sua meritevole opera di miglioramento e di cura dell’area.

 

 

Il 14 maggio 1950 Enzo Piacenza, inaugurando il ponte sul torrente Vandorba, struttura di cemento armato ad una sola campata curva progettata dall’architetto fiorentino Pietro Porcinai, realizzò il desiderio del padre Felice di dotare il parco di un nuovo ingresso dal lato ovest.

 

 

Nelle settimane precedenti l’inaugurazione i giornali locali misero in risalto il valore dell’opera: «Il nuovo ingresso alla Burcina – annunciò "Eco di Biella"è terminato […] dal piazzale della chiesina di San Rocco di Pollone si snoda per il verde dei prati e va a scavalcare il torrente un centinaio di metri a monte del vecchio ponte di legno. Il bel parco avrà dunque, per la stagione dei rododendri di quest’anno, un accesso degno della sua bellezza».

 

«Il colle della Burcina – commentò invece "il Biellese"con la sua fioritura di rododendri, che quest’anno […] si prospetta eccezionale, è pur sempre una grande attrattiva per i biellesi e gli ospiti: che riposano volentieri lo sguardo su quella fantasmagoria di colori, passeggiando o fermandosi fra le aiuole e nei viali ben tenuti. Per questo motivo si cerca di farla sempre più attraente la nostra Burcina. E domenica, 14 corrente, la strada riordinata ed il nuovo ponte che collega Pollone ai piedi del colle saranno inaugurati. Ponte moderno […] che renderà più suggestiva la località».

 

 

La cerimonia, malgrado le non ottimali condizioni meteorologicheIl tempo grigio non ha spaventato nessuno – scrisse “Eco di Biella” – e lo splendore dei rododendri fioriti bastava da solo a rallegrare la festa inaugurale») si svolse come previsto domenica 14 maggio, alla presenza di una folla «numerosissima e festosa», delle autorità cittadine di Biella, di personalità del mondo dell’arte e della cultura provenienti anche da Torino e ovviamente dei rappresentanti della famiglia Piacenza, Enzo e Emilia.

 

Sul piazzale di San Rocco di Pollone la serie degli interventi fu aperta dal consigliere Rolando, presidente della Commissione Municipale che sovraintendeva alla Burcina, il quale ringraziò tutti coloro che avevano provveduto alla valorizzazione del parco e assicurò il costante impegno della Commissione da lui presieduta; prese poi la parola il sindaco Coda, che ringraziò Enzo Piacenza per aver portato a compimento il progetto ideato dal padre Felice e confermò l’intenzione del comune di proseguire nell’opera di conservazione e abbellimento del parco.

 

 

Dopo la benedizione impartita dal parroco di Pollone, don Pivano, spettò a Emilia Piacenza l’onore di tagliare il nastro tricolore teso tra i due cippi di granito che segnavano l’accesso alla nuova strada.

 

Si formò quindi un corteo, aperto dalla Banda "Cittadina", che salì fino alla "conca dei rododendri" per scoprire, in quella suggestiva cornice, il busto di bronzo realizzato dallo scultore Leonardo Bistolfi in onore del cav. Felice Piacenza: lo scrittore Salvatore Gotta, oratore ufficiale, tratteggiò il ritratto di colui che era stato il più attivo e appassionato curatore del parco «ricostruendone l’indimenticabile figura sui suoi ricordi personali e sottolineandone sopratutto la caratteristica di uomo d’ingegno, di novatore per nulla chiuso alle più audaci conquiste, ma fedelissimo alla tradizione».

 

 

Con l’intervento di Gotta si chiuse ufficialmente la cerimonia; mentre la folla si disperdeva accompagnata dalle note della Banda "Cittadina", autorità e ospiti illustri scesero a Pollone per prendere parte al ricevimento organizzato presso villa Piacenza.

 

(Leggi anche Il parco "Piacenza" a Pollone)

 

 

Galleria Fotografica

Le fotografie provengono dall'archivio Cesare Valerio, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
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FONTI

 

  • il Biellese, bisettimanale cattolico
  • Eco di Biella, bisettimanale d’informazione