A RICORDO DI DUE APPASSIONATI DELLA MONTAGNA

 

Il mortale incidente occorso sulla Mologna Grande ad Alfredo Rivetti e a Giovanni Edelmann, la vigilia di Natale del 1911, suscitò profonda commozione nella cittadinanza biellese.

 

Dalle pagine de "La Tribuna Biellese" (04.01.1912), che diede ampio spazio alla ricostruzione della tragica vicenda, abbiamo ricavato un succinto ma efficace ritratto dei due giovani: «Alfredo Rivetti. Era nato nel 1888, dal defunto cav. Quintino. Concepì i suoi studi alle Scuole Professionali di Biella. Dava la propria opera con zelo ed attività. Fu carissimo agli amici perché fu buono. Come alpinista aveva esordito da pochi anni, ma già contava tra i più bravi. In montagna saliva accanto ad Edelmann come ad un fratello maggiore. Insieme compirono le più ardue imprese. Alfredo Rivetti era un compagno di gita, d’oro.

[…] Giovanni Edelmann. Aveva 33 anni, dall’età di 13 andava in montagna. Il vero fisico, la vera tempra dell’alpinista, che i colleghi ammiravano. Aveva affrontato i pericoli più terribili: fino a pochi giorni fa lo si sarebbe detto invincibile. […] Col Cervino tutti i maggiori colossi alpini erano stati da lui calcati. […] Era dilettante bravissimo di pittura, ed aveva studii e quadretti di suggestiva bellezza, specialmente quelli aventi a soggetto la sua grande passione: la montagna: udimmo dalla sua bocca, mentre lo sguardo così dolce e dall’espressione quasi fanciullesca contemplava dipinti tolti dal vero delle montagne valsesiane, così assennate e competenti critiche che domandammo, meravigliati, se avesse passato tutto il suo tempo a studiare la pittura».

 

Nell’ottobre del 1912 fu apposta sul luogo della disgrazia una targa commemorativa in bronzo, raffigurante sullo sfondo la vetta della Mologna Grande, a destra i due sfortunati alpinisti (Alfredo Rivetti in piedi, nell’atto di scendere lungo un pendio con gli sci; Giovanni Edelmann seduto, intento ad allacciarsi uno sci), a sinistra un fascio di piccozze con la scritta «Vittime d’una valanga – 24 – 12 – 1911» e infine in basso, incastonato fra i due nomi, lo stemma del Club Alpino.

 

 

FONTI


  • il Biellese, bisettimanale cattolico
  • La Tribuna Biellese, giornale della città e del circondario biellese