I NUMERI DEL NUOVO MERCATO

 

Il complesso del nuovo mercato ortofrutticolo copriva un’area di circa 9000m².

 

 

La descrizione più sintetica e altresì completa delle sue caratteristiche è contenuta nella pubblicazione "Biella: attività comunale 1951 – 1956":

 

«Il nuovo mercato […] presenta due ingressi: quello che dà sulla via Ivrea, riservato agli automezzi dei commercianti grossisti e quello a nord, riservato ai veicoli degli acquirenti. Presenta un complesso di 31 magazzini, dotati di pensilina, con una sufficiente area antistante in cemento per la esposizione dei prodotti ortofrutticoli al riparo dalle intemperie. Un lungo capannone è destinato a posteggi dei produttori diretti; al centro un ampio piazzale permette le operazioni di manovra degli autoveicoli dei commercianti grossisti; vi sono inoltre locali adibiti ad uffici della direzione del mercato e del Comando Vigili ed un alloggio per il custode».

 

Tutti i box del mercato furono rapidamente assegnati; il costo mensile dell’affitto ammontava nel 1955 a circa 20.000 Lire.

 

 

L’attività all’interno del mercato era disciplinata dal regolamento stilato dall’ufficio di Polizia Urbana, alla cui elaborazione aveva contribuito l’apposita Commissione tecnico – consultiva (nominata dal Comune) di concerto con l’Associazione Commercianti.

 

Erano ammessi alla vendita i produttori e i commercianti grossisti, mentre la platea degli acquirenti spaziava dai rivenditori al minuto ai venditori ambulanti (locali e provenienti da altri Comuni), dai titolari di ristoranti e di alberghi ai gestori dei convitti nazionali, dagli incaricati dei collegi, degli ospedali, degli enti comunali di assistenza ai rappresentanti delle forze armate, delle opere pie e degli enti religiosi; per tutti era comunque obbligatorio munirsi di una speciale tessera da esibire all’ingresso.

 

L’inizio e la fine delle contrattazioni erano segnalati dal suono di una sirena; l’orario di apertura del mercato variava a seconda del periodo: 16 novembre – 15 marzo, dalle 7 e 30 alle 11 e 30; 16 marzo – 15 maggio, dalle 7 alle 11 e 30; 16 maggio – 15 settembre, dalle 6 e 30 alle 11 e 30.

 

 

Nel gennaio del 1960 entrò in vigore il Nuovo Regolamento per la disciplina del mercato all’ingrosso dei prodotti orto – frutticoli, che recepiva le norme sul commercio all’ingrosso dei prodotti orto – frutticoli, delle carni e dei prodotti ittici contenute nella legge N. 125 del 25 marzo 1959.

 

Il Comune provvide anche alla nomina della nuova Commissione di Mercato, composta di diciotto membri e presieduta dall’assessore comunale alla Polizia Urbana, a cui spettava il compito di occuparsi di tutti gli aspetti legati al funzionamento del mercato, dalla vigilanza sui prodotti all’efficienza delle attrezzature e dei servizi, dalle delibere in materia di provvedimenti disciplinari alla regolamentazione dei posteggi.

 

 

Un’importante novità fu rappresentata dall’ammissione di ogni singolo cittadino alle contrattazioni, innovazione questa che dava a tutti la possibilità,«in alcune determinate ore (dalle 9 alle 11) [di] accedere liberamente al Mercato all’ingrosso e [di] fare tutti gli acquisti […] in materia di prodotti ortofrutticoli, indipendentemente dai quantitativi di merce comperata, per quanto minimi essi [potessero] essere» ("Biella: attività comunali 1956 – 1960").

 

Il progressivo aumento quantitativo dei prodotti ortofrutticoli (ortaggi, frutta fresca, agrumi, frutta secca) introdotti nel nuovo complesso di via Ivrea, meglio strutturato e più efficiente delle soluzioni precedenti, appare evidente dai dati relativi al quadriennio 1956 – 1959: dai circa 114.000 quintali del 1956 si passò nel 1957 a più di 120.000, per toccare nel 1959 quota 132.595.