IN PRINCIPIO C'ERA LA CROCE VERDE

 

Gli ultimi tre decenni dell’Ottocento videro sorgere nelle regioni dell’Italia centro – settentrionale associazioni di pubblica assistenza (oggi riunite nell’A.M.PA.S., Associazione nazionale pubbliche assistenze) le quali, ha scritto Fulvio Conti, «da un lato prestavano la loro opera nel caso di eventi calamitosi quali terremoti, incendi, alluvioni, epidemie, […] dall’altro svolgevano una quotidiana opera di assistenza agli ammalati, ai poveri e ai bisognosi, garantendo loro il trasporto gratuito agli ospedali, la somministrazione di medicinali, il cambio di biancheria, turni di vigilanza diurna e notturna. Effettuavano inoltre interventi di pronto soccorso nei casi di incidenti o di infortuni […]» (F. Conti, "I volontari del soccorso").

 

Le denominazioni assunte da tali sodalizi erano Croce verde, Croce bianca, Croce d’oro, Pubblica assistenza, Società volontaria di soccorso, Compagnia di pubblica assistenza, etc.

 

A Vercelli nacque intorno al 1886 il Comitato popolare permanente della assistenza pubblica presieduto dall’avvocato Marco Guala.

 

 

La presenza a Biella di una Croce verde è invece confermata dalle notizie riguardanti la sua incorporazione nella Croce Rossa Italiana avvenuta nel 1932.

 

"Eco di Biella", in un articolo pubblicato sul numero del 20 febbraio 1961 e dedicato alla nuova sede della C.R.I. biellese, faceva risalire la data di fondazione al 1924, indicando nel maresciallo Eugenio Coda uno dei promotori e aggiungendo a proposito della sede: «Nel 1924, a parte la mancanza d’ogni conforto, la Croce Verde ci stava abbastanza bene nei locali di via Arnulfo: non gli mancava insomma lo spazio».

 

Qualche dettaglio in più sull’apprezzabile livello di organizzazione del sodalizio biellese di pubblica assistenza si evince dal numero de "Il Popolo Biellese" dell’11 aprile 1932: «[…] la Commissione passa a visitare il magazzino e la sede della Croce Verde, ove l’ispettore [della C.R.I.] cav. Giussana restò veramente meravigliato ed ammirato per l’ordine, la organizzazione e la pulizia della sede, del materiale, del personale e dei servizi».

 

Acquisiti dalla Croce Rossa, gli angusti locali di via Arnulfo ospitarono la sede del Sottocomitato biellese fino al 1962.

 

 

FONTI

 

  • Conti Fulvio, I volontari del soccorso, Marsilio, Venezia 2004
  • Il Popolo Biellese, bisettimanale del Fascio di Biella
  • Eco di Biella, bisettimanale indipendente