UMBERTO TORRIONE, IL PRIMO CADUTO BIELLESE

 

Il 28 maggio 1915 reparti della 2ª Armata italiana si mossero in direzione della dorsale Monte Nero-Mrzli-Vodil, la cui conquista doveva preludere a ulteriori operazioni militari nel settore di Tolmino.


La battaglia che seguì si rivelò durissima a causa della ferrea volontà di resistenza dimostrata dalle truppe austro-ungariche schierate in quel settore.


Tra i reparti impegnati negli aspri combattimenti che ebbero luogo tra la fine di maggio e l’inizio di giugno ci fu anche il battaglione "Ivrea" del 4° Reggimento Alpini, che condusse l’inconcludente attacco alla Colletta Sleme (4 giugno 1915): i soldati italiani non riuscirono infatti a sfondare le linee di difesa avversarie, ottimamente approntate, e dovettero desistere dopo aver subito forti perdite.


Tra le vittime di quell’azione ci fu anche l’alpino Umberto Torrione (morto per le ferite causate dall’esplosione di una granata), che risultò essere il primo caduto biellese della Grande Guerra.



Nato a Biella il 21 maggio 1894 da Giovanni e Luigina Bernero, Umberto Torrione era residente in città dove svolgeva la professione di impiegato.


Prima di essere chiamato alle armi nel gennaio del 1915, il giovane biellese era stato un attore dilettante filodrammatico nella Compagnia di Chiavazza: e furono proprio gli ex compagni di teatro a ricordare la sua figura in una lettera pubblicata sulle pagine de "il Biellese"(18.06.1915), di cui riportiamo alcuni passi: «Al caro Umberto, amico nostro amatissimo, che cadde eroicamente combattendo là sulla cima del Monte Nero, vada il nostro saluto. Colpito […] egli ebbe un solo pensiero: la famiglia lontana, che non avrebbe potuto rivedere più; e ai suoi compagni d’arme che raccolsero l’ultimo suo respiro, egli volle affidare l’incarico di trasmettere l’ultima sua parola ai suoi cari, e la promessa fatta al morente venne fedelmente mantenuta. […] il loro amatissimo Umberto ha fatto di sé, del suo sangue prezioso olocausto alla patria, scrivendo in questa nostra nuova guerra di indipendenza il suo bel nome a caratteri d’oro nelle pagine gloriose della storia».


 

Nel 1965, in occasione del 3° Concorso Filodrammatico biellese, la compagnia "Virtus" di Chiavazza decise di intitolarsi al nome di Umberto Torrione: nella serata conclusiva del concorso, alla presenza dell’on. Giuseppe Pella e del sindaco Borri Brunetto, fu rievocata la figura dell’alpino caduto, mentre alla nipote Vanda Spola Torrione fu consegnata una targa commemorativa.



FONTI

 

  • Ruolo matricolare di Torrione Umberto, Archivio di Stato di Vercelli, Fondo Distretto militare di Vc
  • Pieropan G., La Grande Guerra sul fronte italiano 1915-1918, Ugo Mursia Editore, Milano 1988
  • il Biellese, bisettimanale cattolico