RAPPRESENTAZIONI SACRE NEL BIELLESE

 

La "Passione" di Sordevolo rimane oggi l’ultimo, per quanto prestigioso, esempio di dramma sacro di stampo popolare nel Biellese.

 

È però opportuno ricordare come nei tempi passati altre rappresentazioni riconducibili allo stesso filone abbiano animato lo spirito religioso della popolazione del nostro territorio.

 

 

La nostra breve rassegna parte dalla "Strage degli innocenti", messa in scena a Bulliana (Trivero) nel pomeriggio del primo giorno dell’anno o dell’Epifania e definita da Mario Scarzella «la meno sacra e mistica [… con] un aspetto quasi carnevalesco».

 

Più aderenti alla tradizione erano invece "I Re Magi" di Crevacuore, la cui mancanza di apparati scenici era compensata dalla «grande serietà e ricchezza» dei costumi (è notizia recente l’intenzione di riproporre questa rappresentazione nell’Epifania del 2013).

 

 

Di fronte alla chiesa parrocchiale di Ponderano veniva invece rappresentato "Il figliol prodigo": un documento del 1765 attesta che gli attori si esibivano su un palcoscenico allestito sopra il cimitero, mentre il pubblico era seduto su una tribuna estesa per tutta la lunghezza della piazza.

 

 

Un altro dramma sacro ampiamente diffuso in Piemonte era "Il giudizio Universale": fu Sordevolo a contare il maggior numero di recite fino alla metà dell’Ottocento (epoca in cui si impose la "Passione"), seguito da Graglia, Mongrando e Candelo.

 

 

Infine la "Passione": oltre che a Sordevolo, questo dramma sacro fu portato in scena anche a Occhieppo Superiore (una sola volta, nel 1885), a Mongrando (1895), a Mezzana (otto volte, tra il 1858 e il 1895), a Strona (nel 1950) e a Portula (pare che la prima rappresentazione risalga al 1821).

 

 

FONTI

 

  • Scarzella Mario, Antiche consuetudini e tradizioni biellesi, l’artigianato, le antiche strade: immagini del vecchio Biellese, vol. 2, Libreria V. Giovannacci, Biella 1983