LA GIOSTRA AUTOMOBILISTICA

 

Nei giorni precedenti la manifestazione del 25 settembre il R.A.C.I. di Biella inviò a tutti i suoi soci un opuscolo contenente, oltre al programma del raduno di piazza Duomo, il regolamento della giostra automobilistica: ne diamo di seguito un breve estratto che permetta di comprendere l’articolazione della gara.

 

Le automobili erano suddivise in quattro categorie: classe I, autovetture Fiat tipo 500; classe II, autovetture Fiat tipo 508 (Balilla), 1100 e Lancia Augusta; classe III, autovetture Fiat tipo 1500, Lancia Aprilia; classe IV, autovetture con carreggiata superiore a 1,40 metri.

 

Ciascun partecipante doveva portarsi sulla linea di partenza (tracciata sulla parte di campo prospiciente la tribuna centrale), spegnere il motore, scendere dal mezzo e suonare l’apposita campana per dare il via alla prova.

 

Il primo ostacolo da superare era rappresentato da un cancello che il concorrente doveva aprire (e poi richiudere) trovando la chiave giusta in un mazzo appeso ad un paletto; il passo successivo consisteva nell’afferrare, senza scendere dalla vettura, un piatto contenente sei pesche che andava poi tenuto con la mano all’esterno dell’abitacolo e deposto sul supporto posizionato a qualche metro di distanza; di seguito si doveva percorrere un tratto in retromarcia e superare, senza urtarlo, un pallone oscillante.

 

La prova «Ostacoli e campana» prevedeva che il concorrente scendesse dalla vettura, superasse «con sveltezza» due birilli e suonasse una campana; il «campo di birilli» andava invece attraversato con l’auto cercando di abbattere il minor numero possibile di piccoli coni.

 

Gli ultimi ostacoli che separavano il concorrente dal traguardo erano l’«altalena», sulla quale era necessario mantenere in equilibrio la vettura per almeno 5 secondi, e la «spinta del pallone in porta», consistente nel mandare in rete una grossa palla senza oltrepassare il limite rappresentato dalla striscia bianca tracciata sul terreno; completata questa prova il concorrente doveva arrestare la vettura, spegnere il motore e suonare la campana posta al termine del percorso.

 

Per aggiudicarsi il 1° premio, la Coppa d’onore, era necessario completare il tracciato nel minor tempo possibile (ogni prova prevedeva un abbuono di secondi in caso di esecuzione senza infrazioni); i classificati dalla 2ª all’8ª posizione avrebbero invece ricevuto in premio un oggetto artistico.

 

Erano inoltre previsti premi speciali, cumulabili con quelli di classifica, per le signore (e signorine) partecipanti e per i due soci R.A.C.I. titolari rispettivamente della patente di guida più anziana e di quella più recente.