PASSIONE PER LE MOTOCICLETTE

(Articolo pubblicato su La Nuova Provincia di Biella del 26.10.2013)

  

Nel secolo scorso il rapporto tra i biellesi e la motocicletta è stato molto intenso, in ambito agonistico ma non solo: soprattutto a partire dal secondo dopoguerra, infatti, il nostro territorio ha visto sorgere (o risorgere), per merito di tenaci e instancabili appassionati, un considerevole numero di Moto Club che si sono resi protagonisti di iniziative di grande successo in termini di partecipazione e di risonanza mediatica.

 

 

Il Moto Club di Biella (erede dell’Associazione Motociclistica Biellese attiva negli anni compresi tra le due guerre mondiali) fu ricostituito nella tarda primavera del 1945, poche settimane dopo la fine del conflitto.

 

La prima riunione ebbe luogo giovedì 18 giugno presso il Bar Moderno di via Garibaldi: «Erano quindi presenti una ventina in tutto – scrisse "il Biellese" (19.06.1945) – […] C’era [Francesco] Barresi, che fungeva e fungerà da commissario provvisorio, c’era Carlo Trossi che era e sarà ancora un pilastro dell’associazione, c’era – e come poteva mancare – l’intramontabile [Aldo] Fiorina, più che mai entusiasta e in gamba malgrado le numerose e poco liete traversie subite ad opera del defunto regime».

 

Gli argomenti all’ordine del giorno furono l’urgenza di reperire una sede stabile, lo sviluppo futuro del motociclismo, l’impegno ad accrescere il numero dei soci.

 

Verso la fine di luglio furono eletti i nuovi dirigenti del Moto Club (presidente Armando Valle, vice presidenti Giuseppe Mello e Antonio Gallo, segretario Francesco Barresi, direttore sportivo Aldo Fiorina) e poco dopo il sodalizio biellese si attivò per riprendere l’attività prettamente motoristica, riuscendo ad organizzare per domenica 7 ottobre una nuova edizione della Biella – Oropa.

 

 

Il 1946, che si aprì con la designazione della Birreria Menabrea a sede ufficiale dell’associazione, vide la riconferma della Biella – Oropa e soprattutto l’organizzazione del II Circuito Motociclistico di Biella (la prima edizione era stata disputata nel luglio del 1939), lungo le principali vie cittadine; nell’occasione si corse anche il Campionato sociale del Moto Club Biella, vinto da Ermanno Ozino nella categoria 250cc e da Marco Macchieraldo nella 500cc. 

 

 

Nel 1947 il Moto Club (trasferitosi presso il Bar Biella di via Gramsci) proseguì la sua intensa attività, che culminò nel III Circuito Motociclistico di Biella (20 luglio).

 

Quell’anno fu però funestato dalla morte di Aldo Fiorina durante il Circuito Motociclistico di Vercelli, al quale il pilota originario di Crocemosso stava partecipando in sella ad una motocicletta BMW con sidecar.

 

Dieci giorni dopo la tragica scomparsa di Fiorina, il consiglio direttivo (presieduto da Ettore Aglietta) deliberò di intitolare il Moto Club alla sua memoria «a dimostrazione della sua grande passione motoristica e della sua attività di corridore per il buon nome di Biella sportiva» ("il Biellese", 20.06.1947); fu inoltre istituito il Trofeo "Aldo Fiorina", messo in palio nel III Circuito Motociclistico.

 

 

Nell’estate del 1948 sulla scena motoristica biellese si affacciò un nuovo sodalizio, destinato negli anni a venire ad assurgere al ruolo di grande protagonista: il Moto Club di Pralungo.

 

Dovette comunque trascorrere ancora un anno prima che l’associazione pralunghese, dopo aver provveduto all’elezione del presidente, Mario Canova, e del consiglio direttivo, potesse dare ufficialmente il via alla propria attività domenica 22 maggio 1949 con la gita a Croce Serra.

 

 

Nel 1950 la classifica della Federazione Motociclistica Italiana per la provincia di Vercelli collocava al primo posto il Moto Club "Aldo Fiorina" di Biella con 414 iscritti, seguito a distanza dal Moto Club di Coggiola con 126, dal Moto Club Valsessera (Crevacuore) con 104, dall’Unione Sportiva Vallestrona (Vallemosso) con 90; le altre associazioni motociclistiche presenti sul territorio biellese erano il Gruppo Escursionisti Mossesi (Mosso S. Maria), che contava 47 soci, l’Associazione Triverese Ogni Sport "Atos" (Trivero), con 40, e il Moto Club Valle Cervo (Andorno) con 34.

 

Il Moto Club Pralungo, pur piazzandosi solo al sesto posto della classifica con 41 iscritti, attraverso un’attività intensa e dinamica si stava ritagliando uno spazio sempre maggiore che richiamava l’attenzione non solo dei giornali locali ma anche della stampa specializzata.

 

La consacrazione degli intraprendenti centauri di Pralungo avvenne senza dubbio con il Raduno internazionale di Oropa (23/24 giugno 1951), che richiamò nel centro della religiosità biellese circa milletrecento motociclisti (in rappresentanza di 47 Moto Club) provenienti da tutta Italia e non solo.

 

 

Nella primavera del 1954 un’altra competizione motoristica, organizzato da una "costola" del sodalizio pralunghese, il Moto Club "Rodolfo Perona" di Vigliano, interessò le strade biellesi: il Grande Audax Motociclistico Nazionale Notturno.

 

La gara, da disputarsi di notte lungo un percorso di circa 560 km attraverso Piemonte, Lombardia e Liguria, rappresentava «una prova su strada che richiede ai partecipanti una conoscenza del percorso ed una regolarità di marcia perfetta e serve a dimostrare l’intelligenza del conduttore, ponendo in magnifico risalto l’abilità di guida, la resistenza del motociclista e della macchina e la regolarità della marcia» ("il Biellese", 09.04.1954).

 

La quota di iscrizione alla corsa, alla quale erano ammessi i soli affiliati alla F.M.I. per l’anno 1954, ammontava a 1000 Lire (ridotte a 500 per i soci del Moto Club Pralungo e delle sue sezioni).

 

Il montepremi assommava a 150.000 Lire: di queste, 80.000 sarebbero state suddivise in parti uguali tra tutti i partecipanti che avessero concluso la gara entro il tempo massimo.

 

La Federazione avrebbe inoltre rilasciato il diploma di "Audax Motociclistico Notturno 1954", mentre dal Moto Club organizzatore i centauri avrebbero ricevuto una speciale targa da applicare alla propria due ruote.

 

La partenza era prevista da Vigliano per le ore 21 e 01 di sabato 1 maggio; l’arrivo (sempre a Vigliano) tra le 11 e le 12 e 30 di domenica 2 maggio.

 

Il tracciato definitivo del percorso era il seguente: Vigliano, Cossato, Bivio Cantoniera, Buronzo, Vercelli, Novara, Milano, Pavia, Voghera, Tortona, Serravalle Scrivia, Giovi, Genova, Savona, Colle di Cadibona, Ceva, Mondovì, Carmagnola, Chivasso, Ivrea, Occhieppo Superiore, Pralungo, Biella, Vigliano.

 

Elevate furono le adesioni alla gara, così come la partecipazione di pubblico lungo le strade; dei 43 partecipanti, 30 raggiunsero il traguardo finale, 12 furono costretti al ritiro e uno fu squalificato: «Il pessimo tempo che imperversa da oltre una settimana – commentò entusiasticamente "il Biellese" (04.05.1954) – non ha impedito che il magnifico Audax Motociclistico Nazionale Notturno […] abbia raggiunto un successo senza precedenti nel campo organizzativo e spettacolare. Una folla veramente numerosa, sotto la pioggia, ha salutato alla partenza i baldi centauri che iniziavano la loro fatica di 560 Km in piena notte. 12 e 14 ore di moto, in condizioni proibitive, hanno consacrato i brevettati centauri di valore, raggiungendo dal lato propagandistico un magnifico successo sportivo […] Nessun incidente ha turbata la riuscitissima manifestazione che per la grandiosità è stata una delle migliori svoltesi in Italia […] Tutti i Moto Club delle città di passaggio […] hanno svolto un servizio inappuntabile e degno di lode. Ciò dimostra che il Comitato organizzatore ha superato la prova in modo lodevole che torna tutto ad onore alla regione biellese».

 

(Leggi anche Il Moto Club M.V. di Biella)

 

 

Galleria Fotografica

Le fotografie provengono dall'archivio Lino Cremon, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella

(È vietata la riproduzione e la diffusione delle immagini senza la preventiva autorizzazione del titolare dei diritti).

 

 

Fonti

 

  • Mosca Ugo, Biella nel '900: fatti, personaggi e immagini, vol. 2, Lineadaria, Biella 2008
  • Motoclub M.V. Biella, numero unico, inaugurazione sede sociale e benedizione gagliardetto, 21.03.1954
  • Eco di Biella, bisettimanale indipendente
  • il Biellese, bisettimanale cattolico