LA VISITA AL MONASTERO DI CASTELLETTO

 

La visita del presidente Gronchi nel Biellese, come sottolinearono anche i giornali locali dell’epoca, fu essenzialmente legata alle manovre militari che si stavano svolgendo in quell’estate del 1956.

 

Il Capo dello Stato approfittò comunque del breve soggiorno a Castelletto Cervo per un’escursione culturale, visitando la chiesa dei SS. Pietro e Paolo di frazione Garella, parte del complesso monastico fondato dai monaci cluniacensi nell’XI secolo.

 

Ernesto Tempia, cronista de "il Biellese", raccontò a distanza di un anno i particolari di quella visita, svelando un ritratto più "umano", per una volta lontano dall’austero cerimoniale che solitamente caratterizzava gli eventi ufficiali, del presidente e del suo seguito: «Gronchi si portò poi a visitare la chiesa parrocchiale […] ammirando un prezioso affresco del 1100, da dove passò in casa parrocchiale per preparare il testo delle sue dichiarazioni alla stampa. Ricordo bene: mentre il presidente della Repubblica stava scrivendo sul tavolo di lavoro del Parroco, l’Ordinario Militare S.E. l’Arcivescovo di Teodosiopoli d’Arcadia Mons. Pintonello che era in conversazione col Capo della Casa Militare del Presidente S. E. gen. Roda, col Capo della Casa Civile S. E. Gran Croce Moccia e col Capo di Stato Maggiore della Difesa S. E. gen. Mancinelli, aveva fatto osservare al Ministro della Difesa S. E. on. Taviani (che stava eseguendo sul vecchio ma buono pianoforte del Parroco un motivo allegro) che le note avrebbero potuto disturbare il Capo dello Stato. Il Ministro si morse il labbro e pose termine immediatamente al concertino che aveva tutta l’aria di deliziare quella eletta accolta di alte cariche adunate nella saletta parrocchiale. Gronchi sorrise benevolmente pur continuando a scrivere. Prima di allontanarsi da Castelletto Monastero il Presidente accondiscese di buon grado a firmare una artistica pergamena per don Ferraro, tenente cappellano degli alpini e decorato al valore, emozionato, felice e confuso per sì ambitissima visita; visita che difficilmente si ripeterà nella storia di Castelletto Cervo» ("il Biellese", 17.07.1957).

 

(Leggi anche Il Presidente della Repubblica Gronchi alle manovre militari in Baraggia)