IL MONUMENTO ALL'AVIATORE

 

Intorno alla metà degli anni Sessanta la sezione biellese dell’Associazione Arma Aeronautica si propose di dare un segno tangibile della propria presenza e attività attraverso la realizzazione di un monumento dedicato ai Caduti biellesi dell’aviazione.

 

 

All’inizio di marzo del 1967 il presidente del sodalizio aviatorio, dott. Mario Bettinardi, annunciò che, malgrado rimanessero ancora insoluti alcuni problemi di carattere economico, il Comune era in procinto di rilasciare la licenza di costruzione e che quindi l’inizio dei lavori era ormai imminente.

 

Nella seconda metà di settembre si potè così procedere all’inaugurazione: il monumento, costituito da una statua in bronzo raffigurante un aviere in tenuta di volo con lo sguardo rivolto verso l’alto, addossato ad un’ala stilizzata di granito, fu collocato nei pressi dell’Istituto Tecnico Industriale "Q. Sella", sul piazzale intitolato ad Amedeo di Savoia, Duca di Aosta.

 

 

La cerimonia ebbe luogo la mattina di domenica 24 settembre 1967, alla presenza dei membri della sezione biellese dell’A.A.A., del sindaco Franco Borri Brunetto con le più importanti autorità cittadine, dell’onorevole Giuseppe Pella, dei rappresentanti delle altre associazioni d’arma e di un folto pubblico di spettatori.

 

L’onore di scoprire la pregevole opera (realizzata dal colonnello pilota in congedo Giovanni Masoero, di Torino) spettò alla contessa Marisa Zegna di Monterubello; particolare emozione suscitò, durante la Messa al campo officiata dall’Ordinario Militare d’Italia mons. Luigi Maffeo, il momento dell’Elevazione: «[…] nella piazza gremita di militari, ex combattenti e cittadini, in tacito raccoglimento si elevavano le suggestive note del «Silenzio fuori ordinanza» in onore degli aviatori caduti» ("il Biellese", 26.09.1967).

 

Pronunciando l’orazione ufficiale, il pluridecorato generale di divisione Gabriele Verri (reduce di El Alamein) non mancò di esprimere la propria amarezza nel constatare «il crescente disinteresse delle nuove generazioni per i valori patriottici che troppo sovente vengono scambiati per superato nazionalismo» ("Eco di Biella", 25.09.1967); in precedenza il generale Antonio Giachino, comandante della 1ª Regione Aerea di Milano, si era incaricato di appuntare sul petto di Rosa Moglia Sasso la medaglia d’argento al valor militare assegnata alla memoria del marito Renato Moglia, tenente pilota caduto nel 1943 durante i combattimenti in Sicilia.

 

Al termine della cerimonia i presenti formarono un corteo che si snodò lungo via Lamarmora e via Italia raggiungendo infine Palazzo Oropa, presso la cui aula consiliare il sindaco Borri Brunetto omaggiò i rappresentanti biellesi dell’Associazione Arma Aeronautica della Targa della Città di Biella.

 

 

FONTI

 

  • il Biellese, bisettimanale cattolico
  • Eco di Biella, bisettimanale indipendente
  • Biella: rassegna mensile del Comune e bollettino statistico, n.9, settembre 1967