ALLA MOSTRA DELLE TRUPPE ALPINE

 

L’onore di accogliere il presidente Einaudi e la moglie Ida alla Mostra Nazionale delle Truppe Alpine, allestita nella palestra di piazza Curiel, spettò a Mario Balocco, presidente della locale sezione A.N.A. nonché organizzatore dell’esposizione: «Ho l’alto onore di esprimere il più deferente saluto degli Alpini Biellesi e di porgere il benvenuto in questa Mostra Nazionale delle Truppe Alpine d’Italia che abbiamo voluto allestire […], fedeli al motto che alla mostra abbiamo dato "siamo rammentatori di immemori", per rievocare con questa rassegna le glorie e i sacrifici dei soldati della montagna in tanti anni di luminosa epopea».

 

 

Il presidente Einaudi e la sua consorte si accomodarono quindi sul palco allestito per l’occasione e ascoltarono l’orazione ufficiale pronunciata dal ministro Pella.

 

 

Terminato il discorso, la coppia presidenziale accompagnata da Mario Balocco in veste di cicerone procedette alla visita dell’esposizione: «Particolare interesse lo [Einaudi] fece sostare dinanzi alla rappresentazione della scuola di alpinismo alle memorie di Cesare Battisti (che Balocco gli ricordò essere stato nel Biellese nel 1915 per propaganda), al gagliardetto della campagna di Russia che reca le firme di tutti gli ufficiali, ai ricordi di alcune medaglie d’oro e particolarmente al Sacrario dove sull’ara posa il labaro con le 200 medaglie d’oro sormontato dalle tre croci del cimitero di Redipuglia» ("il Biellese", 30.09.1952).

 

 

Con il saluto ai membri del direttivo della sezione A.N.A. di Biella si concluse la visita, che in tutto era durata un’ora: a questo proposito, mentre firmava il registro dei visitatori illustri, Einaudi osservò che in realtà «per visitare una Mostra così ampia ed interessante, [sarebbero occorse] parecchie ore».